Ciao!! Grazie del commento 😇 mi sa che gli errori di battitura ci resteranno, non ho ancora un team i revisori 🤪
Hai tirato fuori un'ottima osservazione. Chiunque o quasi sa cosa voglia dire mettere un paio di scarpe ai piedi e correre. È più facile immedesimarsi in un fondista che in un 400ista o in un persiste. Ed è quindi più semplice riuscire a creare eventi accattivanti e coinvolgenti. Per le discipline più tecniche è un'altra storia, e infatti qui si dovrebbe aprire un capitolo molto ampio sulla lega di Johnson e sulle innovazioni come i salti con pedana libera. Probabilmente ci sarà modo di parlarne in futuro!
Mi è piaciuto molto l'articolo, sia in termini di contenuto sia in termini di lunghezza, penso ci siamo.
Solo nel testo un paio di imprecisioni di battitura, ma questo è solo per fare l'avvocato del diavolo 😈
Volevo sollevare l'argomento visibilità dell'atletica leggera nel mondo televisivo e non solo.
Parlando di mezzofondo/fondo, forse è "più facile" (passami il temrine) avere seguito e visibilità, perché nell'immagine collettiva e qualcosa che "possono fare tutti".
Mi spiego peggio, intendo che abbiamo tante persone che conosciamo o di cui sentiamo dire, "vado a farmi la 10km di paese, la mezza che hanno organizzato in zona, preparo la maratona ecc. ecc", perché forse è una cosa più alla portata di tutti, che quasi tutti possono provare a fare e preparare.
Chiariamoci, non discuterò su come vengano fatte le preparazioni di queste distanze da "non addetti ai lavori".
Questo per dire, che seguire a livello mediatico queste discipline forse è più semplice.
Mentre tutt'altra storia avviene sulle altri discipline in pista, dalla velocità (tolti i 100m che conosco tutti), i salti in estensione ed elevazione, lanci (forse il settore meno interessante da seguire dai non schermi) e anche il mezzofondo su pista.
Ci sono molte aree grigie, cui penso sia veramente difficile far seguire dalla tv.
Prendiamo ad esempio i lanci.
Penso che siano le discipline più tecniche dell'atletica leggera.
Tantissime ore per preparare il gesto tecnico del disco (prendo ad esempio il disco), bisogna essere impeccabili per fare uscire l'attrezzo alla giusta altezza, con la massima spinta possibile, però viene tutto ridotto ad un inquadratura "scarsa", da dietro la rete, con un inquadratura poi all'attrezzo durante la fase di volo e di atterraggio.
Inquadratura all'atleta ed è finita lì.
Ecco io francamente ci ho pensato spesso, però in discipline del genere (che per noi appassionati di questo ampio sport, sappiamo quanto impegno ci sta dietro ad ogni disciplina), come si fa a dargli la giusta attenzione per renderle imperdibili, o quantomeno interessanti per il grande pubblico?
Non riesco a trovare una risposta, se non forse di far capire, durante i vari momenti morti della trasmissione, come funzionano le varie discipline che da lì a poco saranno mostrate.
Magari con dei video tipo "reel o shorts", data anche la bassa soglia dell'attenzione, incastrati tra la varie riprese.
Però è difficile dare visibilità ad uno sport ampio come l'atletica se, come hai anche detto tu, è molto confuso tra gli eventi di rilievo.
L'atletica italiana negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale a livello di vertice..i modelli di comunicazione non sono riusciti a stare al passo della disciplina, anche se luca di bella c'è la sta mettendo tutta per renderla apprezzabile. L' Italia e cresciuta a pane e pallone e non a pane e chiodate, certo va trovato un modo per renderla accattivante senza però snaturare le sue origini: ai vostri posti. Credo che una via possa essere favorirne la conoscenza e la sua adrenalina e spettacolarità: perché non portare gli atleti elite a contatto con le scuole? Sull aspetto tecnico dell evento: Concordo con Giovanni che la maratona messa lì pochi la finalizzano - i francesi fanno scuola perché aggregano i ragazzi forti fin dall' under 23 ma non solo per alcuni raduni (ricordi la squadra di Lisbona 2019 Gressie Palcau e via andare) - certo non convocare il tuo amico Scott grida vendetta
Giuste osservazioni. La difficoltà della televisione generalista di rendere lo sport interessante non è facile, è un argomento a parte, che vale anche per il ciclismo. La passione cresce nel cuore dei ragazzi se ci sono dei modelli da seguire, in cui rispecchiarsi. Umanizzare può essere una strada, ma non cambierebbe nulla nel breve. Ci vuole una svolta organizzativa e mediatica. Vedremo, ci sono tante cose nuove sul tavolo per i prossimi anni in vista di LA2028
Concordo un po' con tutto, tranne che con il fatto che questo format aiuti a dare una più precisa identità alla corsa su strada.
Pensieri buttati così in ordine sparso:
- Scorporare la maratona dagli europei le fa perdere importanza. La maggiorparte dei migliori interpreti europei (non me ne voglia la vittoria fantastica di Iliass) hanno snobbato l'evento. Persino il campione europeo in carica non ha voluto difendere il suo titolo. Molte nazioni (qualcuno ha detto Italia?) non hanno avuto la minima intenzione di presentare squadre al completo.
- In aggiunta al punto precedente, il prossimo anno avremo un nuovo campione di maratona agli europei di Birmingham per poi averne il terzo in 3 anni al Running Festival di Belgrado nel 2027. Ancora più confusione!
- Non sono contro ad avere una mass race, ma non si possono far partire gli uomini "amatori" cosi vicino alle donne elite. Secondo me possono facilmente alterare la gara delle donne o, come abbiamo visto con la spagnola che è caduta, intralciarla.
- Questo format ripete quello del World Athletics Road Running Championships, ma lì abbiamo miglio, 5k, e mezza, mentre qui 10k, mezza e maratona. Nei mondiali la maratona si corre con le altre gare in stadio, agli europei non dovrebbe essere più cosi dal 2026 in poi.
Aspetto una puntata sulla lega di Johnson, che a me non convince per niente ad essere sincero :D
Anyway, congrats per avere iniziato questo progetto :)
Grazie mille del commento e delle lucide osservazioni. Ecco come la vedo io:
- Credo tu abbia ragione. Capisco benissimo il punto della visibilità. Infatti sono combattuto sulla maratona. Penso che creare un evento simile ai mondiali, magari 5km+mezza il sabato e 10km+miglio la domenica possa essere un formato più attraente. La maratona buttata così in mezzo alla primavera forse è meno interessante per un atleta top proprio per il fatto di avere poche cartucce da giocarsi in una stagione. In questo periodo si preferiscono i soldi e le prospettive di tempi migliori delle major o simili, comprensibilmente. Allo stesso non mi è mai sembrato, almeno da quando seguo atletica e ne ho ricordo, che la maratona ai campionati europei sia veramente un obiettivo stagionale degli atleti top. Magari ci vanno una decina in tutta Europa, ma le squadre non sono mai quelle "complete" per ogni nazione. Magari non è così, ma la mia impressione è sempre stata questa
- Sinceramente avere un campione europeo in più all'anno non dovrebbe creare troppa confusione. Cercare di darsi uno schema preciso senza accavallamenti in una singola stagione ci sta, ma da una stagione all'altra non mi sembra problematico
- Questa cosa della mass race simultanea alle donne sì, è uno dei problemi che va corretto. Oltre ai vantaggi palesi simili alle normali gare miste su strada, c'è la confusione e l'intralcio lungo e il percorso e sull'arrivo. Va mantenuta, soprattutto per questioni economiche, ma sistemata
- Di nuovo. Forse il format migliore sarebbe senza maratona e più concentrato sul mezzofondo. Ma non sono convinto sul come sistemare poi il campionato di maratona. Pensieri aperti!
Arriverà arriverà! Vediamo cosa combinano con la seconda tappa
Ciao!! Grazie del commento 😇 mi sa che gli errori di battitura ci resteranno, non ho ancora un team i revisori 🤪
Hai tirato fuori un'ottima osservazione. Chiunque o quasi sa cosa voglia dire mettere un paio di scarpe ai piedi e correre. È più facile immedesimarsi in un fondista che in un 400ista o in un persiste. Ed è quindi più semplice riuscire a creare eventi accattivanti e coinvolgenti. Per le discipline più tecniche è un'altra storia, e infatti qui si dovrebbe aprire un capitolo molto ampio sulla lega di Johnson e sulle innovazioni come i salti con pedana libera. Probabilmente ci sarà modo di parlarne in futuro!
Ciao Jacopo!
Mi è piaciuto molto l'articolo, sia in termini di contenuto sia in termini di lunghezza, penso ci siamo.
Solo nel testo un paio di imprecisioni di battitura, ma questo è solo per fare l'avvocato del diavolo 😈
Volevo sollevare l'argomento visibilità dell'atletica leggera nel mondo televisivo e non solo.
Parlando di mezzofondo/fondo, forse è "più facile" (passami il temrine) avere seguito e visibilità, perché nell'immagine collettiva e qualcosa che "possono fare tutti".
Mi spiego peggio, intendo che abbiamo tante persone che conosciamo o di cui sentiamo dire, "vado a farmi la 10km di paese, la mezza che hanno organizzato in zona, preparo la maratona ecc. ecc", perché forse è una cosa più alla portata di tutti, che quasi tutti possono provare a fare e preparare.
Chiariamoci, non discuterò su come vengano fatte le preparazioni di queste distanze da "non addetti ai lavori".
Questo per dire, che seguire a livello mediatico queste discipline forse è più semplice.
Mentre tutt'altra storia avviene sulle altri discipline in pista, dalla velocità (tolti i 100m che conosco tutti), i salti in estensione ed elevazione, lanci (forse il settore meno interessante da seguire dai non schermi) e anche il mezzofondo su pista.
Ci sono molte aree grigie, cui penso sia veramente difficile far seguire dalla tv.
Prendiamo ad esempio i lanci.
Penso che siano le discipline più tecniche dell'atletica leggera.
Tantissime ore per preparare il gesto tecnico del disco (prendo ad esempio il disco), bisogna essere impeccabili per fare uscire l'attrezzo alla giusta altezza, con la massima spinta possibile, però viene tutto ridotto ad un inquadratura "scarsa", da dietro la rete, con un inquadratura poi all'attrezzo durante la fase di volo e di atterraggio.
Inquadratura all'atleta ed è finita lì.
Ecco io francamente ci ho pensato spesso, però in discipline del genere (che per noi appassionati di questo ampio sport, sappiamo quanto impegno ci sta dietro ad ogni disciplina), come si fa a dargli la giusta attenzione per renderle imperdibili, o quantomeno interessanti per il grande pubblico?
Non riesco a trovare una risposta, se non forse di far capire, durante i vari momenti morti della trasmissione, come funzionano le varie discipline che da lì a poco saranno mostrate.
Magari con dei video tipo "reel o shorts", data anche la bassa soglia dell'attenzione, incastrati tra la varie riprese.
Però è difficile dare visibilità ad uno sport ampio come l'atletica se, come hai anche detto tu, è molto confuso tra gli eventi di rilievo.
L'atletica italiana negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale a livello di vertice..i modelli di comunicazione non sono riusciti a stare al passo della disciplina, anche se luca di bella c'è la sta mettendo tutta per renderla apprezzabile. L' Italia e cresciuta a pane e pallone e non a pane e chiodate, certo va trovato un modo per renderla accattivante senza però snaturare le sue origini: ai vostri posti. Credo che una via possa essere favorirne la conoscenza e la sua adrenalina e spettacolarità: perché non portare gli atleti elite a contatto con le scuole? Sull aspetto tecnico dell evento: Concordo con Giovanni che la maratona messa lì pochi la finalizzano - i francesi fanno scuola perché aggregano i ragazzi forti fin dall' under 23 ma non solo per alcuni raduni (ricordi la squadra di Lisbona 2019 Gressie Palcau e via andare) - certo non convocare il tuo amico Scott grida vendetta
Giuste osservazioni. La difficoltà della televisione generalista di rendere lo sport interessante non è facile, è un argomento a parte, che vale anche per il ciclismo. La passione cresce nel cuore dei ragazzi se ci sono dei modelli da seguire, in cui rispecchiarsi. Umanizzare può essere una strada, ma non cambierebbe nulla nel breve. Ci vuole una svolta organizzativa e mediatica. Vedremo, ci sono tante cose nuove sul tavolo per i prossimi anni in vista di LA2028
Questo tuo progetto/ idea ci sta un sacco🤩🤩
Sono di parte perché questo weekend ero lì presente ma ho trovato interessante lo stesso leggere il tuo punto di vista! Approvato 💪🏻
Grazie mille Rebecca!! 😁😁
Concordo un po' con tutto, tranne che con il fatto che questo format aiuti a dare una più precisa identità alla corsa su strada.
Pensieri buttati così in ordine sparso:
- Scorporare la maratona dagli europei le fa perdere importanza. La maggiorparte dei migliori interpreti europei (non me ne voglia la vittoria fantastica di Iliass) hanno snobbato l'evento. Persino il campione europeo in carica non ha voluto difendere il suo titolo. Molte nazioni (qualcuno ha detto Italia?) non hanno avuto la minima intenzione di presentare squadre al completo.
- In aggiunta al punto precedente, il prossimo anno avremo un nuovo campione di maratona agli europei di Birmingham per poi averne il terzo in 3 anni al Running Festival di Belgrado nel 2027. Ancora più confusione!
- Non sono contro ad avere una mass race, ma non si possono far partire gli uomini "amatori" cosi vicino alle donne elite. Secondo me possono facilmente alterare la gara delle donne o, come abbiamo visto con la spagnola che è caduta, intralciarla.
- Questo format ripete quello del World Athletics Road Running Championships, ma lì abbiamo miglio, 5k, e mezza, mentre qui 10k, mezza e maratona. Nei mondiali la maratona si corre con le altre gare in stadio, agli europei non dovrebbe essere più cosi dal 2026 in poi.
Aspetto una puntata sulla lega di Johnson, che a me non convince per niente ad essere sincero :D
Anyway, congrats per avere iniziato questo progetto :)
Ciao Giovanni!
Grazie mille del commento e delle lucide osservazioni. Ecco come la vedo io:
- Credo tu abbia ragione. Capisco benissimo il punto della visibilità. Infatti sono combattuto sulla maratona. Penso che creare un evento simile ai mondiali, magari 5km+mezza il sabato e 10km+miglio la domenica possa essere un formato più attraente. La maratona buttata così in mezzo alla primavera forse è meno interessante per un atleta top proprio per il fatto di avere poche cartucce da giocarsi in una stagione. In questo periodo si preferiscono i soldi e le prospettive di tempi migliori delle major o simili, comprensibilmente. Allo stesso non mi è mai sembrato, almeno da quando seguo atletica e ne ho ricordo, che la maratona ai campionati europei sia veramente un obiettivo stagionale degli atleti top. Magari ci vanno una decina in tutta Europa, ma le squadre non sono mai quelle "complete" per ogni nazione. Magari non è così, ma la mia impressione è sempre stata questa
- Sinceramente avere un campione europeo in più all'anno non dovrebbe creare troppa confusione. Cercare di darsi uno schema preciso senza accavallamenti in una singola stagione ci sta, ma da una stagione all'altra non mi sembra problematico
- Questa cosa della mass race simultanea alle donne sì, è uno dei problemi che va corretto. Oltre ai vantaggi palesi simili alle normali gare miste su strada, c'è la confusione e l'intralcio lungo e il percorso e sull'arrivo. Va mantenuta, soprattutto per questioni economiche, ma sistemata
- Di nuovo. Forse il format migliore sarebbe senza maratona e più concentrato sul mezzofondo. Ma non sono convinto sul come sistemare poi il campionato di maratona. Pensieri aperti!
Arriverà arriverà! Vediamo cosa combinano con la seconda tappa
Grazie di cuore! :D
Semplicemente sublime
Grande Omar! Grazie mille 😁
Semplicemente sublime
Adoro questo nuovo mood😍
Grazie milleee 😬
Adoro questo nuovo mood😍
Adoro questo nuovo mood😍